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Osservazioni tecniche e giuridiche in merito alla Proposta di Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)
“Montalto Futura” Comitato Cittadino per la Salvaguardia del Territorio di Montalto di Castro e della Tuscia
Stando ai criteri seguiti dall’ISTAT, sanciti dalla terminologia giuridica corrente e recepiti anche da Sogin(DN
GS 00102 pag. 154-157), i centri abitati vengono classificati come:
1. Centro abitato
2. Nucleo abitato
3. Località produttiva
4. Case sparse
Se non sussistono difficoltà interpretative riguardo alle tipologie 1 e 2, un approfondimento è necessario
per le tipologie 3 e 4.
Per località produttiva si intende “Area in ambito extraurbano non compresa nei centri o nuclei abitati nella
quale siano presenti, generalmente, unità locali in numero superiore a 10, o il cui numero totale di addetti
sia superiore a 200, contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, o comunque brevi soluzioni di
continuità non superiori a 200 metri”.La superficie minima deve corrispondere a 5 ettari”.
La definizione giuridica di località produttiva per quanto riguarda la realtà dei territori del Comune di
Montalto di Castro ed in particolare di quelli in cui in cui sono state indicate le Aree Potenzialmente Idonee
è, nel nostro, caso, inclusiva anche del parametro “case sparse” di tipo rurale, annesse ad aziende agricole,
quando queste si presentano dislocate e concentrate in modo tale da configurare una rete produttiva.
Questa realtà è molto diffusa nel territorio Montaltese e Viterbese votato alla agricoltura e alla zootecnia
ed è ben rappresentata nei report regionali e nazionali in base ai quali il numero di addetti (169 x 1000
abitanti), il tasso di ruralità superiore al 50% , il più elevato tasso di sfruttamento dei terreni agricoli
rappresentano la zona come la più abitata in edifici rurali, la più densa di popolazione addetta e la più
sfruttata dal punto di vista agricolo in Italia (PSR 2007-2013 Viterbo- Con L’Europa il Lazio cambia. Anche in
agricoltura. www.agricoltura.regione.lazio.it). Va anche aggiunto che la popolazione di residenti in questi
distretti territoriali non è stabile ma tende stagionalmente ad aumenti significativi in relazione alla
stagionalità di colture che richiedono implemento di mano d’opera esterna e alla diffusa vocazione
all’agriturismo di gran parte degli edifici di pertinenza o inclusi nelle aziende agricole locali.
Pertanto gli edifici riguardanti le case rurali sono parte funzionali di aziende agricole, intese come attività
produttive omogenee e incluse in una rete economica locale e vanno opportunamente definiti in base al
numero, alla densità e alla collocazione. Relativamente alle 4 Aree VT8, VT36, VT24 e VT6 36, questa
tipologia di edifici reperibili all’interno e all’intorno dell’Area principale in numero variabile da 23 a 134,
come in dettaglio indicato nel successivo capitolo: “Inquadramento, classificazione ordinamento Aree” ,
connota una rete produttiva corrispondente alla classe 3: “località produttive”, inclusiva anche della classe
definita “case sparse”,
Una ulteriore caratteristica del territorio Montaltese è rappresentata dalla estesissima presenza di impianti
fotovoltaici che hanno determinato un elevato tasso di consumo del suolo. Attualmente impianti
fotovoltaici occupano ben oltre 1200 ettari del territorio, che complessivamente consta di 18900 ettari.
Stando alla cartografia pubblicata da Sogin la presenza di impianti fotovoltaici è insita o prossima ad alcune
delle Aree CNAPI. Di questo aspetto si dovrà tenere conto sia in relazione alla riduzione delle possibilità di
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