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Osservazioni tecniche e giuridiche in merito alla Proposta di Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)
                                                   “Montalto Futura” Comitato Cittadino per la Salvaguardia del Territorio di Montalto di Castro e della Tuscia




            ventila là possibilità di identificare un sito europeo per lo smaltimento delle scorie ad alta attività degli Stati
            membri, ma ad oggi appare più una aspirazione che una proposta concreta.

             Qualora, venisse realizzato un Deposito Nazionale con annesso Parco Tecnologico  e un CSA, le stime di
            durata dello stoccaggio “temporaneo di lunga durata” delle scorie ad alta attività si avvicinano ai 100 anni,
            tenendo conto del fatto che il solo conferimento nella sede unica del Deposito Nazionale dei rifiuti dai vari
            siti di stoccaggio temporaneo, inclusi quelli delle dismesse centrali nucleari, durerebbe fra i 20 e i 40 anni.

            Pertanto in una evenienza del genere, scorie ad alta attività resterebbero stoccate per decine di anni in un
            deposito insicuro e  inadatto, realizzato in mancanza di criteri internazionalmente validati, in contenitori
            esposti al rischio di deterioramento/danneggiamento e di contaminazione ambientale oltre che di incidente
            rilevante.

            Infine, posto che la realizzazione del deposito geologico sul territorio italiano non è attualmente prevista e
            che l’obbiettivo sembra essere quello di attendere la realizzazione di un deposito europeo, tenuto anche
            conto della valutazione di possibili alternative così come richiesto dalle normative vigenti, la realizzazione
            del Parco Tecnologico in una sede baricentrica come Montalto di Castro perde di significato. La scelta del
            Lazio per la sua posizione baricentrica e  per ragioni di economia legata al minor costo complessivo dei
            trasporti per il conferimento delle scorie, in questa  ottica, sarebbe strategicamente e logisticamente
            ingiustificata  nonché  non rispondente  alle  più elementari  considerazioni  in tema di  sicurezza.  Infatti,
            qualora si realizzasse il Deposito Europeo le scorie ad alta attività dovrebbero essere ulteriormente rimosse
            e riportate verosimilmente verso rotte nordeuropee con tutti i disagi e i costi prevedibili.  Posto che lo
            stoccaggio nel CSA   rappresenta una mera soluzione transitoria e non rispondente ai requisiti di legge
            quanto alla sicurezza previsti dalle Guide tecniche 29 della IAEA e dell’ISPRA, vale  analizzare l’opportunità
            di una mantenimento nelle sedi attuali  con l’attuazione di opportuni provvedimenti tecnici atti a migliorare
            lo standard di protezione in loco, così come indicato dal decreto 340 del 10/12/2018 all’art. 1 punto 26 e
            come espressamente richiesto all’art. 3-disposizioni finali- punto 1 e 2.

            Sulla base di queste considerazioni appare giustificato e in sintonia con criteri di cautela e tutela nei
            confronti delle popolazioni interessate:

                •  Prendere atto della non rispondenza del Programma Nazionale agli stringenti dettami delle Guide
                    Tecniche ISPRA e IAEA riguardo allo stoccaggio di rifiuti ad alta attività
                •  Prendere atto della incongruenza e dei rischi connessi alla attuazione del Programma Nazionale
                    così come proposto in relazione alla realizzazione e gestione  del  Centro di Stoccaggio ad Alta
                    Attività
                •  dare risposte concrete alle richieste contenute nel decreto 340 al fine di valutare l’opportunità di
                    rendere gli attuali siti di stoccaggio depositi di se stessi
                •  sospendere l’iter attuativo del Programma Nazionale ed in particolare della attuazione della fase di
                    approvazione della CNAPI  nelle more di una diversa  programmazione che tenga  effettivamente
                    conto delle direttive internazionali in materia di sicurezza nella gestione e smaltimento dei rifiuti
                    radioattivi ad alta attività





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